Lambrusco: le migliori DOC e gli abbinamenti da provare nel 2021
Cosa si mangia con il Lambrusco?
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Il Lambrusco: storia e origine del vino più bevuto d’Italia
Il Lambrusco emiliano è considerato come il vino più amato dagli italiani, in quanto consente i più fantasiosi abbinamenti di gusto e porta sulle nostre tavole un sapore frizzante e ricco di storia.
I primi riferimenti al vitigno del Lambrusco risalgono all’epoca romana, quando il termine vitis labrusca era utilizzato nelle Ecloghe di Virgilio per individuare delle viti selvatiche dai frutti aspri e che crescevano ai margini dei campi.
Il termine lambrusco deriva infatti dalla lingua latina, dove la parola labrum significava margine, mentre ruscum indicava una pianta dalla crescita spontanea. La diffusione in natura di queste viti risale all’età preistorica, con alcuni ritrovamenti di semi di vite silvestre in diverse aree padane e in insediamenti palafitticoli del bresciano, mantovano, modenese e parmense.
La prima domesticazione delle viti selvatiche fu opera dei popoli paleoliguri, ma sono stati poi gli Etruschi a introdurre diversi elementi di specializzazione colturale delle viti quali la potatura, l’aratro e il vomere. Questi spunti tecnici offrirono ai colonizzatori romani la possibilità di intraprendere le coltivazioni autoctone della vite labrusca, dal quale poterono ricavare un vino leggero perfetto per i momenti conviviali dell’epoca.
Lambrusco: abbinamenti da provare e con cosa si beve
Il Lambrusco è un vino rosso frizzante ed eclettico, che si può assaporare in ogni momento della giornata. Grazie alla sua contenuta gradazione alcolica, che può variare dai 7,5° ai 12°, e al suo sapore fresco e leggero questo vino emiliano si presenta come una bevanda versatile da gustare in abbinamento a ogni tipo di pasto e in qualsiasi occasione.
Ma cosa si mangia con il Lambrusco?
Lambrusco e primi piatti
Un Lambrusco secco si gusta al meglio se abbinato a piatti di pasta fresca emiliana quali tagliatelle, tortelloni, agnolotti, cappelletti e lasagne, rigorosamente conditi con sfiziosi sughi al ragù, al pesto o ai funghi porcini. La cucina emiliana prevede che questo vino possa accompagnare anche risotti e pasta in brodo.
Lambrusco e secondi piatti
Come tradizione vuole, un Lambrusco frizzante e deciso si sposa al meglio con piatti di carne rossa. Filetto di vitello, stracotti di cavallo e di manzo, cotechino e zampone, ma non mancano abbinamenti con arrosti di carne bianca e bolliti misti. Per chi ama sperimentare, con il Lambrusco si possono mangiare anche piatti di pesce, principalmente di acqua dolce o crudo con insalate e verdure.
Lambrusco e dessert
I maggiori residui zuccherini e il sapore particolarmente fruttato di un Lambrusco amabile o dolce sono ideali per l’abbinamento con crostate, torte, o dolci al cucchiaio. Hai mai provato ad assaporare un bicchiere di Lambrusco con delle fragole o con una crostata di amarene?
Lambrusco e aperitivo
Tigelle e gnocco fritto emiliano, affiancati da un tagliere di salumi e formaggi e da un calice di Lambrusco rosato secco rappresentano un tipico abbinamento nella cucina emiliana. Dalla mortadella al crudo di Parma, dal cotto di Modena alla coppa piacentina, passando dai migliori formaggi spalmabili e da scaglie di parmigiano: l’aperitivo perfetto è servito. Cheers!
Quante calorie ha il Lambrusco?
Un calice di Lambrusco da 10 cl contiene mediamente 59 kcal e l’apporto energetico può variare in base alla gradazione alcolica e alle tecniche di fermentazione del vino frizzante che si sta bevendo. In linea generale è consigliabile tenere a mente che un Lambrusco secco contiene un residuo zuccherino minore rispetto ad un Lambrusco abboccato, amabile o dolce e di conseguenza il suo apporto calorico risulta più contenuto.
Quale bicchiere per bere il Lambrusco?
Bere il Lambrusco è una vera e propria arte e il vino più bevuto d’Italia non poteva non avere un calice dedicato alla sua esclusiva degustazione. Il comitato tecnico del Consorzio di Tutela del Lambrusco di Modena, guidato dal suo direttore Ermi Bagni, ha infatti supportato un’iniziativa per veicolare l’unicità di questo vino emiliano, realizzando un calice da Lambrusco con un ampio bevante a tulipano e dallo stelo lungo e sottile color rubino, che ne richiami le sfumature rosate.
Il Lambrusco si fa condurre dal suo istinto e dalla sua spuma evanescente si sprigiona una moltitudine di emozioni, che raccontano tutta la bellezza del territorio d’origine. Ermi Bagni, Direttore del Consorzio di Tutela del Lambrusco
Il migliori Lambruschi da assaggiare nel 2021
L’area di produzione del Lambrusco comprende principalmente le province di Modena, Parma e Reggio ed è in queste terre pianeggianti dell’Emilia Romagna che nasce il miglior Lambrusco d’Italia. I vigneti di questa pianura danno vita a uve ricche di sali minerali, dal profumo netto e intenso e dal sapore asciutto: dalla loro lavorazione nascono rinomati vini rossi frizzanti, con un’inconfondibile spuma evanescente e orli violacei. Il forte legame con il territorio è anche testimoniato dalla certificazione DOC (l’attuale DOP), che attesta in maniera inequivocabile la qualità del vino prodotto in questa zona. Scoprite insieme a Dispensa Emilia quali sono le principali cultivar del territorio emiliano e i migliori tipi di Lambrusco nel 2021, secondo il Consorzio per la tutela del Lambrusco di Modena.
Lambrusco di Sorbara DOC
Il Lambrusco di Sorbara è un vino frizzante dal colore rubino chiaro e intenso, poco strutturato e con acidità medio-alta, che si ottiene dalle uve a bacca nera raccolte nelle pianure a nord Modena. Presenta all’olfatto evidenti sentori fruttati e floreali, con una freschezza di profumi che dona un elegante equilibrio gustativo al palato. Al gusto è fresco, amabile e molto persistente, nonostante la contenuta gradazione alcolica del 10,5% ne faccia un vino apparentemente leggero.
Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOC
Il Lambrusco Grasparossa è un vino frizzante nelle varianti rosso e rosato, disponibile sul mercato anche come spumante. Nasce ai piedi dei rilievi appenninici emiliani e prevalentemente nell’area meridionale della provincia di Modena, in un territorio collinare e particolarmente luminoso e ventilato. Il Grasparossa è un vino di colore rosso con sfumature violacee e ben strutturato, che in base alla tecnica di fermentazione adottata può risultare secco o amabile. L’acidità è bassa e al palato si presenta piacevole e pulito, con gradazione alcolica che può toccare anche l’11%. Ha gradevoli note di frutta rossa, more e ciliegie molto intense, arricchite da sentori vegetali e floreali.
Sapevi che il Lambrusco servito nelle tavole di Dispensa Emilia è un Grasparossa DOC?
Lambrusco Salamino di Santa Croce DOC
Il Lambrusco Salamino è un vino di colore rosso rubino intenso le cui uve, di media vigoria, provengono prevalentemente dall’area di Carpi, Modena e Mirandola. Si presenta fresco al palato, con una vivace spuma evanescente, e viene generalmente prodotto nelle versioni secco, abboccato, amabile o dolce.
Lambrusco Reggiano
Denominazione che caratterizza i Lambruschi prodotti esclusivamente nella provincia di Reggio Emilia, area produttiva che ospita un’ampia varietà di vitigni molto antichi e tutelati dal rischio estinzione. Il Lambrusco Reggiano ha un color porpora con riflessi violacei e si presenta raffinato, fresco ed accattivante. Profumo gradevole e fruttato, sapore rotondo e corposo con un spuma leggera, perfetto da gustare con antipasti di salumi o primi piatti al ragù.
Da Dispensa Emilia puoi abbinare i migliori Lambruschi DOC a ricette tipiche della tradizione emiliana come tigelle, pasta fresca e gnocco fritto: trova il ristorante più vicino a te oppure ordina online per asporto o delivery. Rendi il tuo pasto ancor più spumeggiante!